L’intervista in mare finalista a Berlino e in Australia
Dopo aver partecipato a una quindicina di festival ci siamo fatti un’idea piuttosto precisa del panorama mondiale degli eventi dedicati al cinema indipendente. Del resto L’intervista in mare ha più di un legame con l’osservazione metodica e scientifica. Nasce come ricerca e il suo autore è prima di tutto un sociologo. Inevitabilmente anche l’esperienza dei festival è stato un modo per studiare da dentro il fenomeno del proliferare di questa tipologia di evento culturale. Quando L’intervista in mare diventerà quello che doveva essere all’inizio, e cioè un saggio scientifico (qui potete saperne di più), non potremo non dedicare un certo spazio all’ esperienza fatta all’Orion International Film Festival.

Di tutte le discipline che si occupano di scienze umane e sociali, quella che più direttamente è collegata al cinema è senza dubbio l’antropologia. Il nostro approccio è invece, come dicevamo, prettamente sociologico. Le due discipline, pur differenziandosi nettamente, hanno comunque molti punti di vicinanza. È anche per questo che abbiamo provato a candidare L’intervista in mare ad alcuni festival dedicati all’antropologia visuale. Purtroppo abbiamo constatato quasi sempre che il nostro approccio veniva considerato non ortodosso, non abbastanza in linea con una serie di dogmi, più o meno espliciti, che dovrebbero essere rispettati per poter avere l’etichetta di opera di carattere antropologico.

Nel percorso festivaliero non è la prima volta che siamo stati considerati fuori posto, un po’ “sbagliati”. L’intervista in mare non è in tutto e per tutto un documentario né tantomeno può essere definita una normale opera di finzione. Sicuramente ha un carattere sperimentale, ma non nell’accezione ormai comune di cinema non narrativo e di fatto “difficile”. E infine, appunto, non è un documentario antropologico anche se si basa sui metodi dell’osservazione partecipante. Ha invece un carattere sociologico, ma il cinema sociologico non ha una sua categorizzazione nemmeno in ambito accademico.
Dobbiamo quindi confessare che non avevamo molte speranze di essere presi in considerazione dall’Orion International Film Festival proprio per la sua caratteristica di essere anche un festival che guarda con molta attenzione al documentario di carattere antropologico. Ma a spingerci a candidare L’intervista in mare è stata la curiosità di scoprire un po’ di più su un festival dalla doppia sede: la europeissima Berlino e nientemeno che l’Australia.

L’Orion Internazionale Film Festival ha come principale caratteristica il saper abbinare e amalgamare in un formula tanto varia quanto coerente, produzioni dallo stile e dai presupposti anche molto diversi, ma che hanno in comune il voler raccontare gli uomini e le società.
Ecco che allora a distanza di 15.000 Km è possibile organizzare un festival nel quale anche L’intervista in mare possa trovare la sua collocazione tra i documentari a carattere sociale e antropologico raggiungendo ottenendo poi, per la terza volta, il riconoscimento di film finalista. Potete farvi un’idea delle tipologie di film premiati in questa edizione qui).

Mentre la stagione festivaliera si avvia alla conclusione (la durata del percorso è in media è di un anno e mezzo), possiamo fare un bilancio geografico della navigazione de L’intervista in mare. Oltre all’Italia, dove abbiamo girato la penisola e le isole da Nord a Sud, in Europa siamo arrivati in Islanda, in Galles, in Grecia e appunto in Germania. Ma il viaggio è stato anche intercontinentale. Abbiamo attraversato l’Atlantico per arrivare a New York e poi tutta l’America fino a Los Angeles. Ed ora siamo approdati anche dall’altra parte del Pacifico, in Australia e quindi abbiamo raggiunto un terzo continente, il più lontano da noi, l’Oceania.

Non è ancora però il momento dei bilanci finali anche perché si apre ufficialmente e definitivamente (dopo Venezia, qui il resoconto e Siracusa qui il resoconto) la fase della distribuzione nei cinema attraverso la formula delle proiezioni speciali.
Finalmente siamo riusciti a metterci in pari con i resoconti. Cercheremo ora di essere regolari e di informare i nostri lettori, anche internazionali, delle prossime proiezioni.
Le occasioni di vedere il film in un cinema nei prossimi mesi saranno davvero molte. Restate quindi collegati, dal prossimo imminente articolo torneremo alla modalità news!