Il ritorno da finalista de L’intervista in mare in Europa, UK, Galles

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Resoconto del SeeMôr Films Festival, Anglesey

Ottobre è stato il mese dell’internazionalizzazione del percorso festivaliero de L’intervista in mare. Mentre si svolgevano i due festival a newyorchesi (qui e qui gli articoli di resoconto) L’intervista in mare era contemporaneamente tornata anche in Europa. Anche questa volta a nord, ma non così tanto a nord come la prima trasferta islandese (qui l’articolo di annuncio della nostra prima selezione internazionale all’Ocean Films Húsavík). Il contesto è stato la splendida isola gallese di Anglesey, snodo e porto importante per i collegamenti tra Gran Bretagna e Irlanda.

SeeMôr Films 1

Il SeeMôr Films è un festival specializzato nel cinema che tratta la tematica del mare. Nel bando per la candidatura veniva espressamente richiesto di specificare come e in quali punti del film il tema emergesse. Noi abbiamo inviato la seguente dichiarazione: “Oltre a comparire nel titolo, la parola mare è ripetuta 39 volte dal nostro personaggio e per metà del film il mare è costantemente inquadrato”.
Evidentemente eravamo idonei e non potevano esserci dubbi. Non ci aspettavamo però di arrivare alla vigilia della cerimonia di premiazione come finalisti. L’evento si è svolto il 26 ottobre e noi avevamo già deciso e confermato precedentemente la presenza a New York. Poi, lo sappiamo, è andata come è andata, ossia che non ci siamo potuti andare.

SeeMôr Films 2

Il SeeMôr Films Festival tratta i temi del mare con particolare attenzione alle questioni climatiche ambientali (qui un link per saperne di più sul festival). Essere presenti a questo festival ci ha fatto molto piacere. Non tutti i festival che si focalizzano sui temi ecologici
(che sono molti) comprendono il discorso complesso che abbiamo voluto fare attraverso L’intervista in mare. La pesca è un’attività umana e come tutte le attività umane ha inevitabilmente un impatto sull’ambiente. Il punto è capire, misurare e giudicare quale sia questo impatto. Il settore della pesca è spesso accusato di essere distruttivo nei confronti degli ecosistemi marini. Ecco, noi abbiamo voluto
raccontare il rapporto vero tra i pescatori e il mare, e tra le comunità costiere e la cultura legata al mare. Il mare è a tutti gli effetti una seconda casa per il pescatore perché ci lavora, ma anche appunto ci vive.

Non è semplice e scontato che si riesca a distinguere tra comportamenti scellerati e di distruzione dell’ambiente marino (che pure ci sono stati) e la gran parte dell’attività dei pescatori in mare che è attività economica, ma anche patrimonio culturale collettivo.

Siamo contenti di essere riusciti a comunicare questo in molti festival che si occupano di mare e che si svolgono in località marine. Non di rado tali località sono località isolane dove il mare non è solo sponda ma circonda e delimita la terra. L’intervista in mare è arrivata infatti a Ischia (qui il racconto del festival), a Ortigia (Siracusa) per ben due volte (qui il racconto e qui il resoconto della proiezione speciale al G7), in Islanda, a Cefalù (il resoconto assieme ad altre news in arrivo in uno dei prossimi articoli), a Caorle (qui il resoconto) e appunto qui in Galles ad Anglesey.
Anche se allora non lo sapevamo ancora, il viaggio festivaliero de L’intervista in mare è continuato in giro per il mondo anche durante i mesi successivi, e sta continuando tutt’ora nel corso del 2025 raggiungendo mete del tutto imprevedibili!

SeeMôr Films 3