Resoconto del Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival e spunti di riflessione

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L’intervista in mare e il suo percorso distributivo anche in streaming

Nonostante il ritardo sui resoconti e sulla diffusione delle varie notizie sui premi a cui siamo stati costretti nei mesi scorsi (ad esempio il Festival del cinema di Cefalù e l’Athens International Film Festival), la partecipazione al Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival era troppo importante e significativa per non darne notizia con un articolo dedicato (qui il link).
I motivi per i quali abbiamo dato priorità assoluta al Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival sono principalmente due.
In primo luogo, la partecipazione a questo festival ha significato accedere ad una tipologia diversa, e per noi del tutto nuova, di festival. Il Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival svolge una finzione del tutto particolare. L’obiettivo del festival è di presentare al pubblico, e ai distributori americani, una selezione del meglio del cinema italiano prodotto nel corso della stagione precedente al suo svolgimento, ovvero a febbraio di ogni anno (quindi per l’edizione del 2025 i film considerati sono quelli usciti nel corso della seconda metà del 2023 fino grossomodo a quasi tutto il 2024).

Dunque si tratta in sostanza di un festival, allo stesso tempo italiano e americano, la cui vocazione prioritaria è di agevolare la distribuzione di una selezione di tutto il cinema italiano, a partire dalle produzioni mainstream fino ad arrivare alle produzioni indipendenti.

Resoconto Los Angeles 1

Nel corso di vent’anni di attività il Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival si è affermato come forse il più importante festival americano che svolge questa funzione ed è anche tra i più longevi.
L’intervista in mare è stato selezionato nientepopodimeno che per rappresentare, assieme a pochissimi altri film, il documentario italiano indipendente (sezione Docu is Beautiful).
Abbiamo potuto ritardare la celebrazione dei risultati raggiunti e dei premi ricevuti, ma non potevamo in alcun modo esimerci dal dare notizia di un passaggio distributivo essenziale per il percorso de L’intervista in mare. Se fare un film è infinitamente complesso e faticoso, la fase della distribuzione è certamente quella cruciale. Il film una volta pronto esiste solo virtualmente se non viene distribuito, e dunque visto.
Il secondo motivo per cui non potevamo non scrivere un articolo sulla selezione a questo festival, si lega ancora al discorso distributivo. Il Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival ha riportato L’intervista in mare allo streaming online sulla più importante piattaforma statunitense dedicata ai festival del cinema, ovvero Eventive (qui il link alla sezione della piattaforma dedicata al Los Angeles Italia – Film, Fashion and
Art Festival).

Resoconto Los Angeles 2

A poco più di due mesi dalla precedente programmazione avvenuta nell’ambito del Workers Unite! Film festival (qui il link) L’intervista in mare è tornata dal 28 febbraio 2025 online e visibile da una platea sterminata di appassionati di cinema.
Va notato che finita la finestra dello streaming dell’intero film sulla piattaforma rimane la scheda completa dell’opera con il link sempre attivo ad esempio per vedere il trailer/teaser (qui il link).
Questa notizia andava, allora, assolutamente data al nostro pubblico italiano, ma soprattutto a quello internazionale.

Ne approfittiamo qui per anticipare qualche riflessione che certamente faremo in maniera più approfondita e articolata nel corso delle fasi successive della distribuzione de L’intervista in mare.
A questo punto del nostro percorso, in cui la fase festivaliera si avvia alla conclusione, possiamo fare anche un bilancio su un particolare aspetto della distribuzione festivaliera.
Soprattutto a partire dai famigerati anni del Covid (il 2020 e il 2021), in cui la gran parte dei festival ha dovuto fermarsi o trasferirsi online, la modalità parallela dello streaming online durante il festival si è molto diffusa e consolidata. Più o meno tutti i festival (in particolare quelli importanti) adottano una formula mista e ibrida in cui alle proiezioni dal vivo si abbina la possibilità di vedere una selezione dei film (o anche
tutti) presenti nelle varie sezioni e concorsi.
Molti certamente pensano che questa possibilità sia svilente e che depotenzi l’efficacia e la forza della visione in sala e rifiutano categoricamente questa possibilità che spesso è opzionale. Noi invece siamo dell’idea che lo streaming sia semplicemente una possibilità in più e che possa aiutare e rafforzare il percorso festivaliero di un film, specialmente se indipendente, offrendo la possibilità della visione anche a chi non può partecipare fisicamente al festival. Per un film come il nostro, pensato e rivolto principalmente ad un pubblico eterogeneo, questo è un elemento davvero importante.
Lo streaming festivaliero è comunque legato e limitato al periodo festivaliero o ne costituisce un’appendice senza poi compromettere l’esito delle fasi successive di distribuzione in sala.
Lo streaming online, che piaccia o meno, costituisce la fase finale della distribuzione, quella che rende poi il film effettivamente disponibile per la visione nel tempo. Per come è configurato oggi il sistema distributivo, ogni passaggio alla fase successiva non è per nulla scontato, nemmeno per le produzioni più grandi e importanti.
Su tutto questo, ovviamente, come dicevamo, torneremo più avanti. Per ora possiamo però fare il punto sul percorso fin qui fatto a livello di streaming online festivaliero.

Resoconto Los Angeles 3

Il bilancio è davvero positivo e le esperienze sono davvero tante e importanti. Siamo stati presenti su piattaforme proprietarie dei festival, come per l’Ischia Film Festival (qui il link alla piattaforma e qui il link alla scheda del nostro film) o più spesso in piattaforme dedicate ai festival e conosciute a livello internazionale come per l’Ocean Films Húsavík (Vimeo), o come per l’International Film Festival Manhattan (iWantTickets) e per il Festival del Cinema di Cefalù (MyMovies One). Infine L’intervista in mare è stata in streaming per ben due volte su Eventive per il Workers Unite! Film Festival e, appunto, in occasione del Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival.
Con la partecipazione al Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Festival siamo arrivati al terzo festival statunitense e L’intervista in mare ha raggiunto per la prima volta anche le coste dell’Oceano Pacifico. Sì perché, come vedremo nel prossimo articolo, non sarà questo l’unico approdo nel Pacifico e, anzi, il giro dei mari del mondo, sta continuando e ha raggiunto luoghi lontanissimi!