L’Intervista in mare al Caorle Film festival: l’esperienza, finora, più eterogenea
Inauguriamo con questo articolo una nuova modalità, quella di accorpare cronaca e resoconto. Inevitabilmente questi saranno articoli un po’ più lunghi dei precedenti. Ma per parlare della partecipazione de L’intervista in mare al Caorle Film Festival ci saremmo dovuti comunque dilungare, perché ad oggi è stata per noi l’esperienza più ricca ed eterogenea di tutte. La necessità di fare un solo articolo ci porterà paradossalmente a sintetizzare.
Il primo contatto con il festival è stato, come sempre, l’annuncio via email della selezione. Fin da subito è stato chiaro che uno dei punti di forza del Caorle Film festival era l’organizzazione: precisa, ricca ed appassionata. Nel valutare un festival la parte comunicativa è una delle cose più importanti per poter al meglio partecipare all’evento. Lo avevamo già intuito prima di partecipare e ne avevamo già lasciato traccia nell’articolo in cui annunciavamo la selezione e presentavamo il Caorle Film Festival.
L’intervista in mare approda al festival del Cinema di Caorle ancor prima che l’evento inizi. Questo avviene con la realizzazione di un video intervista secondo un format denominato “un minuto di spoiler”. Nel video che potete vedere qui, è possibile constatare come un solo minuto non sia stato sufficiente per il regista Ludovico Ferro per introdurre il nostro film.

Il video finisce con un rimando ad un momento di intervista più ampio. L’intervista si è poi svolta nel tardo pomeriggio del 18 settembre, a poche ore dalla proiezione serale de L’intervista in mare al festival del Cinema di Caorle.

A differenza di molti altri festival, dove la partecipazione effettivamente si è svolta in una giornata o al massimo due, qui a Caorle è durata per quattro dei cinque giorni totali di festival. E in ogni giornata per la nostra delegazione c’erano eventi e impegni che hanno coinvolto anche tutte le altre delegazioni. Impegni che hanno compreso momenti di convivialità, la cerimonia di apertura del festival, il calendario di incontri con gli addetti ai lavori e, soprattutto, i panel. In questi ultimi i registi hanno incontrato il pubblico e hanno avuto la possibilità di parlare diffusamente delle loro opere.
Sul significato ed il valore di quest’ultima situazione torneremo in un articolo dedicato. Qui possiamo però già anticipare che abbiamo trovato la formula adottata dal Caorle Film festival tra le più interessanti ed efficaci.

La possibilità di vivere l’evento completamente ci ha anche permesso di vedere in maniera più diffusa del solito le altre opere presenti al festival. Tutto questo ha rafforzato e stimolato le relazioni di networking tra i registi. L’intervista in mare ha potuto così farsi conoscere ed apprezzare per poi stringere una serie di alleanze (di cui per ora però non possiamo anticipare nulla).


Il festival si è chiuso sabato 21 settembre con l’inedita e divertente esperienza del tappeto rosso e della cerimonia finale.


Non ci resta che consigliare vivamente la partecipazione sia in qualità di autori che come pubblico. E’ davvero un festival dedicato esclusivamente al cinema indipendente e la selezione è ricca e di qualità. Un interessantissimo festival che grazie alla passione smisurata dei due organizzatori (i fratelli Malpighi a cui vanno i nostri più sinceri e affettuosi complimenti), è davvero un evento in cui tutti si sentono a casa!
E se venite il prossimo anno noi cercheremo di essere ancora lì per rincontrare tanti amici e respirare la brezza frizzante del mare di fine estate potendo vedere film e parlare seriamente di cinema!

In attesa della prossima edizione seguite qui la pagina Facebook del Caorle Film Festival che rimane attiva e ricca di informazioni durante tutto l’anno.